In questo video vi mostriamo come nasce l’idea di una casa meravigliosa portandovi nella mente di un architetto.
Di seguito ecco la trascrizione del video che abbiamo pubblicato su YouTube, buona lettura/visione e la solita raccomandazione: se avete trovato il video interessante cliccate “mi piace” e iscrivetevi al nostro canale “Architetto Digitale”. Grazie :-)


1. INTRODUZIONE

A volte l’idea per il progetto di una casa, nasce così.
Ora mi rendo conto che è un po’ difficile da immaginare ma quella che vedete per me non è una piccola catasta di medicine, ma una casa. Precisamente è una villa circondata da un parco, e in questo video la progetteremo insieme.
Forse voi non ci avete mai riflettuto prima, ma noi in effetti viviamo in delle scatole.
Un po’ grandi certo, ma le nostre case sono comunque scatole. Volumi che realizziamo ad una certa misura per viverci dentro.
Dunque, non dovrebbe poi farvi tanto meraviglia il fatto che un architetto, nell’ideare il progetto di una casa, possa trovare ispirazione semplicemente guardando delle scatole di medicine, oppure delle scatole di scarpe, oppure delle scatole di…
VOCE: Certo certo, abbiamo capito eh!
Ok, forse la mente di un architetto è un po’ strana, ma in questo video cercheremo di capire come nasce e come si sviluppa l’idea per il progetto di una casa.
VOCE: …di una casa meravigliosa!?
Beh… ci proviamo.

2. L’IDEA PER UNA CASA

Dovete sapere che ogni Architetto ha una propria filosofia, un proprio pensiero, un proprio gusto, quando progetta qualcosa.
Ad esempio, uno dei più grandi architetti della storia, Le Corbusier, nel 1927 scrisse che per realizzare “architetture efficaci” occorreva inventare strutture plasmate su geometrie semplici e perfette come il cubo, il cono, la sfera, il cilindro, e non bisognava insistere con le decorazioni perché, le decorazioni, secondo lui, erano “passatempi graditi al selvaggio“.
Beh, Le Corbusier ci andava un po’ pesantuccio con la critica. Ma perché diceva questo Le Corbusier?
Perché nel 1927 si realizzavano ancora case come questa (palazzo del quartiere Coppedè a Roma), mentre lui a quel tempo fu capace di progettare una casa come questa (Ville Savoye).
Questa è Ville Savoye, una villa che si trova nella periferia di Parigi, a Poissy.
La Villa era proprietà di questi due signori, Pierre ed Eugenie Savoye. Il signor Savoye era un pezzo grosso delle assicurazioni e chiese a Le Corbusier di progettare per lui una casa dove passare il fine settimana.
Questa casa signore e signori, è il manifesto dell’architettura moderna ed è diventata così importante nella storia dell’arte che nel dicembre del 1965 è stata nominata Monumento Nazionale Francese.

3. UN’ARCHITETTURA NUOVA

Ma perché è così importante questo progetto?
Perché possiamo dire che in esso troviamo riassunto il pensiero di un’architettura nuova per quel tempo; il pensiero di un’architettura totalmente diversa dal passato.
Rendiamoci conto.
Siamo in Europa, a cavallo tra le due guerre. Qui in Italia c’è ancora il Re. Le donne sono ancora molto lontane dal diritto di voto. Le case allora erano considerate “belle” soltanto quando gli architetti copiavano gli stili del passato. Insomma, agli architetti la gente non chiedeva altro che colonne decorate con capitelli, finestre abbellite con timpani, tetti con volte e cassettoni.
I signori Savoye però non la pensavano così e diedero a Le Corbusier carta bianca. Le Corbusier quindi dirà che ha progettato questa casa per rendere l’architettura più consona alle esigenze dei tempi moderni. E guardatela bene, sembra che sia stata progettata ieri!.

4. UNA CASA MODERNA

Il living è scarsamente arredato ma è ricco, ricchissimo, di una veduta sulla corte interna e sul panorama esterno che si vede dalle finestre a nastro. I pilastri interni sono dei semplici cilindri senza alcun capitello. In questa casa troviamo per la prima volta soluzioni assolutamente contemporanee come il lavello sotto la finestra. Il volume della scala a chiocciola è ornato soltanto di un attualissimo corrimano tubolare. Superfici pure, chiare, semplici, essenziali, pensate per la prima volta negli anni 20 del secolo scorso. E infine il primo tetto-giardino dell’età moderna. Anche questa è una invenzione di Le Corbusier.
La casa è una scatola sospesa su dei pilastri che sono cilindri purissimi senza alcuna decorazione. Questa scatola è spezzata a metà dai vuoti delle finestre a nastro che corrono lungo tutte e quattro le facciate. Sul tetto troviamo altri semi-cilindri più grandi che si alternano a delle superfici piane. Il tutto è semplicemente intonacato.
Ed è così che nasce l’architettura moderna, con l’esaltazione della semplicità e della essenzialità.
VOCE: Quindi per fare un buon progetto, si mettono insieme dei cubi e dei cilindri, ed è fatta?
Eh no, purtroppo no. Fosse così, saremmo tutti in grado di diventare Le Corbusier e in giro ci sarebbero solo case bellissime. Purtroppo però non è così facile… anzi!.

5. UNA CASA NON E’ SOLO ESTETICA

E poi ovviamente non c’è solo il lato estetico… eh no!.
In questo video stiamo considerando soltanto il lato estetico della progettazione. Ci sono altri aspetti invece da considerare, come ad esempio quello funzionale, e cioè della distribuzione degli spazi interni. E quello strutturale: una casa deve essere calcolata in modo che sia in grado di stare in piedi e di resistere alle azioni del vento della pioggia e dei terremoti.
E quindi fare una casa “bella e buona”, beh… non è facile per niente! E dunque non ci rimane altro che provarci. Partiamo da queste tre scatole.

6. IL PROGETTO CHE NASCE DALL’IDEA

Prima di passare al progetto vi ricordiamo velocemente che potete contattarci attraverso il nostro sito architettodigitale.it per avere suggerimenti, idee e progetti per la vostra casa.
Quindi abbiamo tre scatole. Le due scatole in basso rappresentano ovviamente il piano terra della casa, mentre la scatola in alto è il primo piano. Il piano terra sarà la zona giorno e il piano superiore la zona notte. Come vedete la scatola in alto sporge rispetto alle due scatole in basso. Sporge di poco eh!. Non voglio fare uno sbalzo della struttura troppo impegnativo e difficile da realizzare. È vero che a noi architetti piacciono un sacco le cose ardite, ma io credo che in realtà la vera bellezza non stia tanto nel progettare strutture difficili a tutti i costi, quanto nell’armonia degli elementi che entrano in gioco nella composizione.
Tra le due scatole del piano terra c’è uno spazio vuoto. E’ ovvio che non possiamo spezzare in due una zona giorno, quindi questo spazio vuoto sarà in realtà una parete tutta vetrata. In questa maniera manteniamo la trasparenza tra le due scatole che continueranno ad essere leggibili e distinte nei prospetti.

7. CONCLUSIONI

Fare il progetto architettonico di una casa è un procedimento assai lungo.
Nel prossimo video continueremo la progettazione con l’aiuto anche dei render in 3D che ci aiuteranno a visualizzare bene la casa in tutti i suoi particolari. Bene, nei prossimi video approfondiremo meglio questo progetto.
Vi ringrazio per averci seguito fin qui e alla prossima!