Quale è il costo della manodopera in una ristrutturazione? E’ questa la domanda a cui cercheremo di dare risposta in questo articolo riportando un esempio concreto in cui differenzieremo il costo che varia molto anche in base alla regione nella quale viene effettuata l’opera.

Che cosa si intende con “costo della manodopera”? In edilizia, il termine “manodopera” indica il lavoro, prevalentemente manuale compiuto da una o più persone, attraverso il quale un edificio, o una porzione di esso, viene realizzato o ristrutturato.
Si possono distinguere due tipologie di manodopera: quella qualificata nella quale i lavoratori impiegati hanno delle specializzazioni professionali, e quella non qualificata, nella quale non vi è bisogno di alcuna specializzazione per effettuare una determinata lavorazione.

Quindi, i costi della manodopera possono variare a seconda delle competenze richieste (competenze qualificate comportano dei costi maggiori), ma dipendono anche dalla regione nella quale l’opera edile deve essere realizzata.

1. IL COSTO DELLA MANODOPERA EDILE TRA NORD E SUD

Conosciamo tutti il divario economico esistente tra il settentrione e il meridione nel nostro paese, e così di primo acchito si potrebbe pensare che i costi della manodopera siano più alti al nord, e più bassi al sud: in realtà non è proprio così. La cosa può sorprendere abbastanza, ma in questo articolo esamineremo il problema riportando un esempio concreto.

1.1. Il costo della manodopera nel Prezzario delle Opere Edili

Per effettuare il calcolo dei costi della manodopera ci è utile un documento molto importante che utilizziamo noi tecnici e che vi consiglio di consultare ogni qual volta vogliate farvi un’idea su quanto all’incirca vi costerebbe una determinata lavorazione.
Il documento di cui vi parlo è il Prezzario Regionale delle Opere Pubbliche (in alcune regioni può chiamarsi in maniera un po’ differente, ad esempio in Sicilia si chiama “Prezzario Unico Regionale per i Lavori Pubblici”) .
In realtà abbiamo già parlato del prezzario quando abbiamo fatto un esempio di calcolo concreto del “costo della ristrutturazione“. Si tratta di un listino delle opere edili, che trovate linkato sul sito della vostra Regione.
Basta googlare, ad esempio, “Prezzario Opere Pubbliche Lazio” e vi apparirà subito la pagina esatta con il link da cui potrete scaricarlo e cominciare a sfogliare.
Questo documento viene realizzato dalle singole Regioni e riporta il costo medio delle lavorazioni nel settore delle costruzioni registrato in un tempo definito sulla base di dati rilevati da delle commissioni istituite appositamente.
Nel prezziario, oltre al costo della singola lavorazione (ad esempio: “fornitura e posa in opera di infissi”), possiamo scoprire anche quanto incide il costo della manodopera sulla singola voce di prezzo.
Ora fate attenzione: il costo della manodopera che viene riportato nei Prezzari Regionali è generalmente espresso in forma percentuale ed è comprensivo degli oneri assicurativi previdenziali e di ogni altro onere connesso, ma non comprende le spese generali e gli utili dell’impresa.

1.2. Il ribasso della voce di lavorazione

A proposito del costo totale della lavorazione (cioè quello comprensivo sia della fornitura del materiale che della manodopera) dovete sapere che il prezzo di ogni singola lavorazione indicato nel Prezzario, è un costo soggetto a ribasso negli appalti pubblici quando si fa a gara per aggiudicarsi un appalto statale, regionale, etc.
Quindi possiamo dire che qualora vogliate verificare sul prezzario il costo di una singola lavorazione che vi viene offerto da un’impresa, sappiate che appunto, ai prezzi esposti viene di norma tolta una certa percentuale dall’imprenditore, percentuale che egli offre per aggiudicarsi la gara in competizione con le altre ditte.
Ovviamente è sempre l’impresa a decidere quanto ribassare il listino dei prezzi, e se voi non siete soddisfatti dell’offerta che vi viene fatta, potrete consultare altre aziende a seconda delle vostre esigenze economiche, e scegliere l’offerta che vi soddisfa di più.

1.3. Costo della manodopera tra nord, centro e sud

Per farvi rendere conto meglio faremo ora un esempio pratico e indicheremo il costo di una singola lavorazione e della conseguente manodopera di tre diverse regioni: una del Nord Italia, una del Centro e una del Sud.
Prendiamo a riferimento questi tre prezzari:
Prezzario della Regione Lombardia;
Prezzario della Regione Umbria;
Prezzario della Regione Puglia.
Mettiamo il caso che io voglia sapere quanto costi la lavorazione, e quindi anche la manodopera, necessaria per rifare il pavimento della mia cucina.
Ho una cucina che misura 5×4 metri, dunque sono 20 mq di pavimento.
Aggiungiamo lo “sfrido” (si aggiunge il 5% in più perché durante la lavorazione viene sempre persa una parte di mattonella che viene tagliata per adattarla alla geometria della stanza), e se volete anche la “riserva” (è una quantità di materiale che si aggiunge nel caso in futuro si rompano delle mattonelle, anche questa quantità è il 5%). Quindi in pratica avremo:

5m x 4m = 20 mq  (pavimento)
20 mq (pavimento) + 5% (sfrido) + 5% (riserva) =
20 + 1 + 1 = 22 mq

Dunque abbiamo 22mq di mattonelle da comprare e far posare.

1.4. Esempio pratico di Costo della manodopera

Dal prezzario scelgo un pavimento in gres porcellanato, effetto cemento, con un formato 30x60cm.
Ogni regione riporta la voce con un codice diverso (attenzione: alcuni prezzari di altre regioni indicano la lavorazione che abbiamo scelto in maniera un po’ differente, ma nelle tre regioni che abbiamo scelto la voce è identica anche se assume un codice diverso per ogni regione). Ecco la voce:

Pavimento in gres porcellanato smaltato in piastrelle, resistente agli sbalzi termici, al gelo e agli acidi, per locali ad uso residenziale o terziario leggero, a norma UNI EN 14411 gruppo BIa GL, posto in opera con idoneo collante, previa preparazione del piano superiore del massetto di sottofondo da pagarsi a parte, compresi tagli, sfridi, pulitura finale e sigillatura dei giunti. Effetto cemento. Piastrella 30 x 60 cm. Spessore 9 mm.

PREZZARIO EMILIA ROMAGNA – VOCE A15.016.035.c
55,60 €/mq  Costo dell’opera
20,00 %  Incidenza manodopera
11,12 €  Costo manodopera
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PREZZARIO UMBRIA – VOCE A18025c
39,02 €/mq  Costo dell’opera
37,24 %  Incidenza manodopera
14,53 €  Costo manodopera
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PREZZARIO PUGLIA – VOCE E 12.46c
54,71 €/mq  Costo dell’opera
23,00 %  Incidenza manodopera
12,58 €  Costo manodopera

Come potete notare, i costi sono diversi da come ci si aspetterebbe, e la regione nella quale la manodopera costa di più è senz’altro l’Umbria che è una regione del centro, e non del nord.
Per avere conferma della tendenza, verifichiamo un’altra voce di lavorazione. Vediamo ora quanto ci costerebbe demolire un controsoffitto nelle tre diverse regioni.

Demolizione di controsoffitti in genere, sia orizzontali che centinati, completi di struttura portante, compreso l’avvicinamento al luogo di deposito provvisorio, in attesa del trasporto allo scarico, ed escluso il solo calo in basso: per controsoffitti in tavelle di laterizio.

PREZZARIO EMILIA ROMAGNA – VOCE B01.022.005.a
11,02 €/mq  Costo dell’opera
80,00 %  Incidenza manodopera
8,82 €/mq  Costo manodopera
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PREZZARIO UMBRIA – VOCE A01073A
9,84 €/mq  Costo dell’opera
63,21 %  Incidenza manodopera
6,22 €/mq  Costo manodopera
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PREZZARIO PUGLIA – VOCE E 02.29a
10,66 €/mq  Costo dell’opera
100 %  Incidenza manodopera
10,66 €/mq  Costo manodopera

Notiamo che le cose cambiano un po’, ma la cosa che non possiamo certamente più affermare è che una lavorazione, e quindi anche la manodopera, costano di più al nord rispetto che al sud.
Per il resto credo che occorra verificare voce per voce le singole lavorazioni, se si intende stabilire una tendenza certa a tutti gli effetti, cosa che lasciamo fare volentieri a coloro che si occupano di statistica.

1.5. Conclusioni

Concludo sperando di aver offerto uno spunto interessante sull’argomento, e di avervi dato uno strumento in più attraverso il quale capire quanto incide effettivamente il costo della manodopera nei lavori edili, nel nostro paese.